Martedì 11 Novembre 2014 - Libertà
Palazzo Scotti di San Giorgio: restauro da premio
di ANNA ANSELMI
Il restauro della facciata neoclassica di Palazzo Douglas Scotti Della Scala di San Giorgio in via Verdi, 42, quale esempio di un corretto modo di accostarsi all'architettura del passato, è stato premiato ieri a Palazzo Galli al termine di un incontro che ha preso in esame i molteplici aspetti connessi agli interventi conservativi su un edificio storico di pregio, dalla ricerca documentaria per ricostruirne le vicende costruttive alle scelte con cui rendere maggiormente leggibili gli elementi affiorati nella loro fisionomia più autentica nel corso del cantiere affidato agli architetti Benito Dodi, Giovanni Gallosi ed Eugenio Pinotti. Come vuole il regolamento del Premio Piero Gazzola per il restauro dei palazzo piacentini, teso a promuovere buone pratiche da parte di chi si sobbarca l'onere dei lavori, ossia i proprietari, il riconoscimento è andato a Clara Gazzola di Groppello ed Elfrida Thaon de Revel, vedova di Filippo Gazzola, fratello di Clara e di Carlo Gazzola. A decretare il vincitore della 9ª edizione del premio intitolato al piacentino Piero Gazzola (1908-1979), teorico del restauro e primo presidente dell'Icomos, è stato il comitato scientifico formato da: Anna Còccioli Mastroviti, della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Parma e Piacenza, Domenico Ferrari Cesena, già capo delegazione del Fai di Piacenza, Marco Horak, presidente dell'associazione Palazzi storici di Piacenza e Carlo Emanuele Manfredi, delegato per Piacenza dell'associazione Dimore storiche italiane.
Ieri Domenico Ferrari Cesena ha accennato al traguardo del decennale nel 2015, in preparazione del quale le forze del comitato scientifico sono state raddoppiate. Vi entreranno: in qualità di presidente onorario, Anna Maria Matteucci, docente di storia dell'arte all'università di Bologna, autrice di fondamentali contributi sui palazzi piacentini e recentemente insignita del premio Quarenghi per gli studi sugli architetti italiani attivi a San Pietroburgo; Valeria Poli, architetto, cui si devono numerose ricerche sull'architettura e la storia urbana di Piacenza; Anna Riva, funzionario dell'Archivio di Stato, autrice di studi sull'archivio capitolare di Sant'Antonino, e Luciano Serchia, già soprintendente per i beni architettonici di Parma e Piacenza, intervenuto alla cerimonia di ieri, insieme a Gian Paolo Bulla, direttore dell'Archivio di Stato, Riva, Coccioli e Dodi. In particolare Bulla e Riva si sono soffermati sull'archivio proveniente dal castelletto di Cerreto Landi di Carpaneto di cui Riva sta redigendo un elenco di consistenza in vista del deposito presso l'Archivio di Stato che effettueranno i proprietari Carlo Gustavo di Groppello e Clara Gazzola di Settima. La consegna ha riguardato anche i cinque armadi lignei che contenevano il materiale trasportato in 77 scatoloni. Vi sono confluite le carte dei Gazzola di Settima, dei novaresi Giacometti, dei pavesi Negri della Torre e dei Douglas Scotti di San Giorgio, studiate da Coccioli in anteprima in occasione del restauro del palazzo di via Verdi, protagonista di una pubblicazione consegnata ieri al pubblico.
Il premio Gazzola è promosso dalla delegazione piacentina del Fai (Fondo ambiente italiano), dall'associazione Dimore storiche italiane e dall'associazione Palazzi storici di Piacenza, con il sostegno della Banca di Piacenza e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il patrocinio della Soprintendenza per i beni architettonici.