Lunedì 3 Novembre 2014 - Libertà
Premio Gazzola a palazzo Scotti di San Giorgio
Il riconoscimento per il restauro delle dimore piacentine va all'intervento degli architetti Dodi, Gallosi e Pinotti
di ANNA ANSELMI
E' palazzo Scotti di San Giorgio in Via Verdi 42, recentemente restaurato dagli architetti Benito Dodi, Giovanni Gallosi ed Eugenio Pinotti, a essersi aggiudicato la nona edizione del premio Piero Gazzola per il restauro dei palazzi piacentini, promosso dalla delegazione piacentina del Fai (Fondo ambiente italiano), dall'associazione Dimore storiche italiane e dall'associazione Palazzi storici di Piacenza. La cerimonia conclusiva si terrà lunedì 10 novembre alle 17.30 nella Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, sostenitrice dell'iniziativa insieme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Nell'occasione verrà inoltre distribuito il quaderno, a cura di Anna Còccioli Mastroviti e Luciano Serchia, nel quale sono ricostruiti la storia dell'edificio, la sua importanza nel contesto urbano e il cantiere di restauro.
Il comitato scientifico, che sceglie ogni anno un intervento conservativo ritenuto particolarmente significativo e tale da essere portato a esempio di un corretto approccio al tema, all'insegna della salvaguardia delle caratteristiche architettoniche, strutturali e materiali della costruzione, è formato da: Anna Còccioli Mastroviti, dell'ufficio tutela della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Parma e Piacenza, Domenico Ferrari Cesena, professore emerito dell'università di Berkeley e già capo delegazione del Fai di Piacenza, Marco Horak, presidente dell'associazione Palazzi storici di Piacenza e Carlo Emanuele Manfredi, delegato per Piacenza dell'associazione Dimore storiche italiane.
L'albo d'oro del riconoscimento comprende i restauri di: palazzo Anguissola di Grazzano (2006) di via Roma 99 a Piacenza, diretto da Masoero e De Carlo architetti associati; palazzo Ghizzoni Nasalli (2007) di vicolo Serafini 12 a Piacenza, diretto da Marcello Spigaroli; palazzo Paveri Fontana (2008) a Caramello (Castelsangiovanni), diretto da Giorgio Graviani; Rocca Scotti (2009) di Agazzano, diretto da Pier Giorgio Armani; l'ex chiesa di San Vincenzo, ora Sala dei Teatini (2010) in via Scalabrini, assegnato al Comune di Piacenza per il cantiere diretto dal dirigente Taziano Gianessi; palazzo Mischi (2011) di via Garibaldi 24, diretto da Pier Giorgio Armani; palazzo Rocci Nicelli di via Nicolini 10, diretto da Paolo Pagani e, nel 2013, palazzo Chiapponi di via Chiapponi 20, diretto da Pier Giorgio Armani, al suo terzo premio Piero Gazzola. Tutti cantieri posti sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici per le province di Parma e Piacenza.
L'iniziativa è intitolata al piacentino Piero Gazzola (1908-1979), di cui intende onorarne il lascito. Architetto e teorico del restauro, Gazzola fu alla guida della soprintendenza di Verona, Mantova, Cremona, nonché tra i fondatori dell'Icomos (International council on monuments and sites), il braccio operativo dell'Unesco. L'Icomos, del quale fu il primo presidente, ha istituito dal 1979 un prestigioso premio triennale, il Gazzola prize, destinato ai paladini della conservazione dei monumenti nel mondo.