Mercoledì 22 Ottobre 2014 - La Provincia Pavese
Fondazione, Piacenza “impone” il vice
Vigevano aveva indicato De Candia, ma il presidente ha designato Battaglia. «Avremo comunque un ruolo importante»
VIGEVANO. Un colpo di scena: il vicepresidente vigevanese della Fondazione Piacenza e Vigevano non sarà più il bancario Renzo De Candia, ma Domenico Battaglia, 82 anni, già notaio a Vigevano. L’annuncio ieri, a poche ore di distanza dalla decisione del nuovo presidente della Fondazione, il notaio Massimo Toscani (presidente dell’Ordine notarile di Piacenza). Una scelta inattesa, perché dopo la bufera che aveva travolto la Fondazione, con le dimissioni dell’ex presidente Francesco Scaravaggi e l’azzeramento del Consiglio di amministrazione, i cinque componenti vigevanesi (Piacenza ne ha 21) del Consiglio generale (tra cui lo stesso notaio Battaglia), avevano riproposto all’unisono il nome di De Candia come vicepresidente per Vigevano.
Ma, contro ogni previsione, Toscani non ha accolto la prima indicazione di Vigevano e ne ha chiesta una seconda. Di De Candia, persona stimata e anima del volontariato vigevanese, aveva detto pochi giorni fa l’avvocato Pietro Giorgis, altro rappresentante ducale nel Consiglio generale: «Abbiamo fiducia nel fatto che sia ancora lui a rappresentare Vigevano nel CdA della Fondazione, perché ha lavorato molto bene». Ma non è andata così. Ieri, Battaglia e De Candia hanno convocato un incontro in municipio, cui ha partecipato anche il sindaco Andrea Sala, preoccupato, fino a poche settimane fa, per il futuro della Fondazione. Basti pensare che a Vigevano sono destinati 650mila euro l’anno da Piacenza per progetti culturali e sociali e che l’auditorium San Dionigi (sede locale della Fondazione) è diventato riferimento essenziale per appuntamenti, serate, concerti, con la bellezza di 200 eventi ospitati ogni anno, a due passi dalla piazza Ducale. Inoltre, senza quei finanziamenti, la stagione del teatro Cagnoni salterebbe, per stessa ammissione del sindaco, vista la continua diminuzione delle risorse a disposizione degli enti locali. Ma perché Toscani non ha accolto la prima indicazione di Vigevano per la vicepresidenza? «Toscani – spiega De Candia – ha deciso di cambiare tutto il CdA di cui facevo parte anche io, per dare un segnale di discontinuità. A quel punto, i rappresentanti vigevanesi nel Consiglio generale hanno indicato Battaglia». «Non cambierà niente per Vigevano – dice Battaglia – e De Candia avrà un ruolo importante, gestirà gli eventi dell’auditorium». Battaglia, indicato dalla Diocesi, dovrà essere sostituito nel Consiglio generale da un altro nome fornito dalla Chiesa locale. Con l’arrivo di Toscani, i consiglieri di amministrazione vedranno dimezzato il loro compenso da 20 mila a 10mila euro annui. Lo stesso presidente ha già annunciato il taglio del suo compenso, da circa 70mila euro a 30mila.
Denis Artioli