Mercoledì 22 Ottobre 2014 - Libertà
Essl, tra arpeggi bachiani e romantiche fantasie
Applausi in Sant'Antonino al concertista, che ha suonato per la Settimana organistica a cura del Gruppo Ciampi
piacenza - Il quinto appuntamento della 46ª Settimana organistica internazionale, all'interno della quale è inserita anche la 17ª Rassegna contemporanea intitolata a "Giuseppe Zanaboni", ha confermato l'altissimo livello dei concertisti invitati alla rassegna, una produzione del Gruppo Ciampi, curata artisticamente dal maestro Claudio Saltarelli, organizzata con il sostegno del Comune, della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio, della Banca di Piacenza, Regione, Provincia e Ministero per i Beni Culturali, di alcuni sponsor privati e in collaborazione con le parrocchie che ospitano i concerti.
La rassegna è allestita sotto l'alto patronato dell' Unesco. Come dicevamo un'altra stella dell'organistica mondiale ha posato le mani su un prezioso strumento piacentino.
In primo piano il maestro Jurgen Essl, uno tra i più prestigiosi organisti improvvisatori viventi. Professore dal 1997 alla Musikhochschule di Lubecca, dal 2003 insegna alla Staatliche Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda. Un grandissimo come Arvo Pärt spende parole di assoluta stima per J. Essl: «Sono impressionato dal suo forte e spiccato stile personale sia per il linguaggio compositivo che per il vivo e chiaro senso formale».
Per il concerto del compositore teutonico gli appassionati si sono dati appuntamento nella Basilica di Sant'Antonino. Sull'organo Giani è scivolato un programma di sicuro fascino, una selezione dai contenuti sorprendenti. Il repertorio di Essl spazia dalla musica antica fino a partiture contemporanee: brani firmati da fuoriclasse senza tempo alternati a composizioni organistiche vergate dall'organista tedesco.
E proprio frequentando territori sonori contemporanei Essl si è costruito una fama di superbo interprete e improvvisatore di gusto e originalità. Si parte forte con Preludio e Fuga in Re maggiore (BWV 532) di Bach: il gioco degli arpeggi, virtuosismo, energia e fantasia armonica. Da Eisenach cittadina natale di Bach ad una metropoli come Amburgo luogo di nascita del talentuoso Felix Mendelssohn-Bartholdy, compositore, direttore d'orchestra (Gewandhaus di Lipsia), pianista e organista di personalità. Un grandissimo che prestò il suo linguaggio versatile al Romanticismo tedesco. La sua vena virtuosistica si assapora al meglio nella Sonata II (Grave, Agadio, Allegro Maestoso, Fuga e Allegro moderato). Non lasciamo nemmeno per un istante le lande romantiche inseguendo Robert Shumann, un "poeta" alla tastiera. Di questo "principe" di Sassonia Essl ha eseguito Fuge VI uber Bach.
Ad inframezzare le opere dei tre immortali ecco le creazioni di Essl: Zeit und Leben (Tempo e vita) e l'improvvisazione di Cosmos I e II. Le sue composizioni, opere per coro, organo, pianoforte e d'insieme, vengono eseguite da celebri solisti e gruppi: spicca il coro di voci bianche Regensburger Domspatzen.
Il pubblico non ha risparmiato gli applausi che si sono esauriti nel bis cucito sul finale della Sonata Quinta in Re Maggiore di Carl Philipp Emanuel Bach.
Il prossimo appuntamento della Settimana organistica internazionale spalancherà la Finestra giovani sabato 25 ottobre alle 21 nella Basilica di San Savino. Di scena un concertista con alle spalle eccellenti referenze, l'ungherese István Mátyás.
Matteo Prati