Lunedì 27 Ottobre 2014 - Libertā
Quei classici d'operetta, da Benatzsky a Lehār
Successo per il Gran gala vocale e danzante degli Amici della Lirica in San Matteo
di GIAN CARLO ANDREOLI
Per l'apertura della nuova stagione e festeggiare il 51° anno di attivitā, l'associazione "Amici della Lirica ha offerto al Teatro San Matteo lo spumeggiante Gran Gala dell'Operetta, protagonisti il soprano soubrette Elena D'Angelo, il tenore Spero Bongiolatti, l'attor comico conduttore Umberto Scida e quattro rappresentanti (lo spazio scenico non ne consentiva di pių) della compagnia forlivese di balletto Arte Danza University, nelle coreografie del maestro Serge Manguette; al pianoforte il maestro Andrea Albertini.
Il presidente del sodalizio Sergio Buonocore ha confermato il definitivo addio alla vecchia sede di vicolo Serafini dopo 40 anni di onorata e impegnativa attivitā, in particolare a favore di giovani promesse del canto lirico. Si compie il giro di boa che fa ben sperare nel prossimo futuro sempre con l'importante sostegno dei soci, nella nuova sede di vicolo San Nazzaro, con adeguati spazi e una capiente sala (giā sede del glorioso cine Fumeo), a fianco della chiesa di San Sepolcro, oltre alle convenzioni stipulate per l'uso all'occorrenza del Teatro San Matteo e, con la Fondazione Teatri, della Sala dei Teatini. Ghiotta occasione per gli amanti dell'operetta, il Gala, ovvero un abile e collaudato montaggio di scene, balli, canti, con la seducente soubrette in eleganti parure, lo spigliato Umberto Scida mattatore, il tenore Bongiolatti, generoso d'acuti. Elena D'Angelo con studi musicali di canto lirico ha buon gioco, nelle parti della donna irraggiungibile, a civettare con i due appassionati aspiranti al cuor suo e ben si prestano le espressioni canore di Senza donne o Frou Frou. La zarzuela č forma tipica del teatro musicale spagnolo. Ne ha dato saggio il tenore Bongiolatti in No puede ser da La taverna del porto. Nel Paese dei campanelli ne succedono di ogni, impegnate le ragazze a sfuggire all'allarme delle suonerie; la bella sa come porvi rimedio. Umberto Scida č abile a cercare la complicitā del pubblico che si presta volentieri al gioco, si canta insieme, perché no. E si prende la scena come Bel Sigismondo, seduttor de' seduttori, al Cavallino bianco, operetta di successo di Ralph Benatzsky. Nella seconda parte dello spettacolo ha aperto il balletto in Baiadera e il tenore Bongiolatti s'č impegnato nell'appassionata Tu che m' hai preso il cuor e poi tutti insieme con il pubblico complice Cin Ci La, per concludere alla grande con la regina dell'operetta Vedova allegra di Franz Lehār. Fresca nella memoria del pubblico (febbraio scorso) la messa in scena al Teatro Municipale. Ce n'č per tutti: la bella vedova e ricca ereditiera Anna (Elena D'Angelo), con contorno di grisettes il gaudente "Danilo" (Bongiolatti) amante per risolvere e salvare le sorti del piccolo regno.
Ben si conclude il tutto, con tanto di morale scherzosa, tutti insieme: ĢE' scabroso le donne studiar.. e l'uomo sempre burlato sarāģ, con tanti applausi e reciproci ringraziamenti.