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Martedì 20 Gennaio 2004 - Libertà

Il Comune su Mosconi: scelta culturale coraggiosa per un pubblico selezionato

Il giudizio sulla mostra al gotico

Amministrazione soddisfatta dell'esposizione appena terminata: "Un sacrificio economico significativo ma dovuto all'artista"

Si è conclusa domenica a palazzo Gotico la mostra antologica "Inquiete Stelle" dedicata a Ludovico Mosconi e il Comune ne ufficializza i numeri (vedi Libertà di ieri) con un comunicato diffuso ieri. "Dal 1° novembre, data della inaugurazione, la mostra ha visto la presenza di 2.650 visitatori e sono stati venduti 230 cataloghi. La mostra che era organizzata dal Comune di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, (con la collaborazione della Banca di Piacenza, di Piacenza 74, Castorama, Ivri e Molinaroli), è stata inoltre visitata da ospiti illustri quali Marco Bellocchio, Gillo Dorfles e Philippe Daverio, che hanno espresso giudizi lusinghieri sull'allestimento, sul valore dell'artista e sulla rigorosa selezione effettuata dal professor Luigi Cavallo".
È quanto si sottolinea nel comunicato, oltre al fatto che "numerosi sono i quotidiani e le riviste nazionali che ne hanno scritto in questi due mesi.
Particolare successo ha avuto il video con la regia di Roberto Dassoni che, proiettato in mostra, è stato poi venduto nelle edicole abbinato al quotidiano Libertà".
L'amministrazione comunale, si legge ancora, "esprime la propria soddisfazione per il conseguimento dei risultati che l'iniziativa si era prefissa. Si trattava infatti di una operazione culturale coraggiosa, che poteva risultare di richiamo solo per un pubblico selezionato. Mosconi era un artista difficile e questa sua caratteristica lo aveva, nel tempo trascorso dalla sua scomparsa, messo quasi ai margini della vita artistica nazionale".
E in risposta alle critiche del capogruppo di Forza Italia, Massimo Trespidi, nel cui mirino (v. Libertà di ieri) sono finiti a più ripresi i costi artistici e organizzativi, si afferma che "la mostra, certamente onerosa per l'amministrazione comunale e per gli sponsor, ha rappresentato un sacrificio significativo ma assolutamente dovuto, vista la grande qualità che la produzione di Mosconi ha potuto esprimere dal 1948 al 1986 attraverso quadri, sculture, ceramiche e incisioni. Dopo questa mostra Mosconi è collocato finalmente nel posto che, nella storia dell'arte, gli spettava, nella seconda metà del novecento italiano, con il valore che indubbiamente gli doveva essere riconosciuto".
E ancora: ""Inquiete Stelle" non può ritenersi esaustiva della vicenda umana e artistica di Ludovico Mosconi, e il successo della mostra ha risvegliato l'interesse per l'opera dell'artista piacentino e pare che, in un prossimo futuro, vi sia l'intenzione di organizzare, in altre città, nuove manifestazioni che completino il recupero e il rilancio della personalità artistica di Mosconi".

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