Sabato 18 Ottobre 2014 - Libertà
Fondazione, entra Milani nel Cda al posto di Pareti
Squadra pronta, lunedì consiglio generale. Surroghe in vista per tre membri che affiancheranno il presidente Toscani
Fondazione, Giorgio Milani entra nel cda e Stefano Pareti ne resta fuori. I due sono amici da sempre, amici per la pelle e con una storia politica condivisa per decenni nella stessa fede socialista.
La loro "staffetta" all'interno del consiglio di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano decisa - a quanto pare - dal neopresidente Massimo Toscani (non senza difficoltà), riflette una certa visione dell'ente e della sua missione, visione che per Milani, com'è stato per Pareti, si sostanzia soprattutto nell'investimento culturale.
E dunque, lunedì prossimo 20 ottobre, quando si terrà la prima seduta del consiglio generale a 25 membri dopo l'elezione a presidente di Massimo Toscani, nella "squadra" figurerà l'artista Giorgio Milani, esponente che fu cooptato in consiglio nel marzo 2013 fra i membri di chiara fama. Dietro le quinte si sa che Milani ha giocato un ruolo di mediazione importante nel sostegno a Toscani e altrettanto ha fatto per favorire il reingresso di Pareti in "squadra" (Pareti che fu il solo esponente del passato cda a porsi al fianco del presidente Francesco Scaravaggi, in aperta rottura con tutti gli altri membri). Ma alla fine ha avuto buon gioco chi ha chiesto un completo rinnovo del cda, forse per non dare l'impressione che ci siano stati vincitori e vinti.
Detto ciò, nella squadra sembrano confermati - ma il condizionale è d'obbligo - i nomi già ipotizzati da Libertà: Cesare Betti, direttore di Confindustria Piacenza, l'avvocato Roberto Rovero, il manager Carlo Ghisoni, il notaio vigevanese Domenico Battaglia, il commercialista Franco Egalini, mentre è tramontata la candidatura di Alberto Dosi.
Siamo a sei membri più il presidente Toscani. Vedremo se ci saranno altre sorprese, come i ventilati ampliamenti del numero di amministratori ma a costo zero (oggi ciascuno ha un gettone di circa mille euro al mese).
Lunedì Toscani dovrebbe presentare la sua scelta effettiva. Non c'è stata, finora, quell'ufficializzazione sulla composizione della squadra in anticipo rispetto alla data della seduta del parlamentino, peraltro imminente. Era stata però richiesta da un consigliere della Fondazione.
Ora si aprono rapidamente altri scenari, il primo e più immediato riguarda la surroga di chi entra in consiglio di amministrazione provenendo dal consiglio generale. Ciò vale per Milani, Ghisoni e Battaglia, mentre tutti gli altri consiglieri di amministrazione sono esterni. E in piccolo riprenderà il valzer delle designazioni: una spetta alla Provincia, un membro dovrà essere cooptato, la terza aspetta alla comunità vigevanese. Si farà nel successivo consiglio generale dopo quello di lunedì.
Poi tutti a testa bassa per rimettere in sesto l'operatività e la fiducia popolare nella Fondazione, che ha sulla schiena - non va dimenticato - un'inchiesta delle Fiamme Gialle, un'istruttoria del ministero del Tesoro sugli investimenti, una causa davanti al giudice del lavoro per il licenziamento dell'ex direttore, la decurtazione del patrimonio e l'incognita di quanto potrà erogare l'anno prossimo alle comunità piacentina e vigevanese.
Patrizia Soffientini