Mercoledì 15 Ottobre 2014 - Libertà
Palazzo Ex Enel, gli assessori spariti
Evitato il dibattito
Vorrei scrivere alcune precisazioni circa la presenza degli assessori Albasi e Bisotti all'incontro avvenuto giovedì scorso presso l'Auditorium della Fondazione.
Dopo l'intervento dei due relatori, provenienti da Lucca, dove un privato ha provveduto al recupero di reperti ora aperti al pubblico, non solo italiano, e la visione di filmati di città dove si è provveduto a portare alla luce antichi manufatti, si è passati al dibattito con domande dei presenti.
Sarebbe stato interessante avere delle risposte anche dagli assessori non solo sul palazzo Ex Enel ma anche su altri siti ricoperti e sugli scavi di piazza Cittadella (dove troveranno reperti), ma......... prima di arrivare al dibattito sono spariti! Avrebbero potuto sentire la proposta di adibire tutta l'area circostante il palazzo Farnese a museo archeologico: reperti Ex Enel e reperti piazza Cittadella, ampliamento del museo.
Avrebbero potuto rispondere alla domanda del perché in altre città tutti i ritrovamenti vengono sfruttati ai fini non solo culturali ma anche turistici e a Piacenza si richiude tutto?
Anche il discorso che una volta portati alla luce occorra conservarli, da profana mi pongo una domanda: se si conservano chiudendoli con uno strato di cemento e/o asfalto non si possono richiudere con una lastra di vetro?
Visto il comportamento degli assessori non credo che sia affatto avvenuto, come onvece è stato scritto, "il primo confronto diretto con le autorità del Comune". Per me confronto significa almeno parlarsi
Antonia Formaleoni