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Giovedì 16 Ottobre 2014 - Libertà

Fondazione, pressing su Toscani perché annunci la sua "squadra"

Lettera di un consigliere a tutto il parlamentino: non si aspetti il giorno 20. I nomi dei papabili, con le tante incognite del caso

Rush finale per Massimo Toscani, neopresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che sta componendo la sua "squadra" da presentare alla riunione di lunedì 20 ottobre. Qualche ostacolo c'è.
Un consigliere del parlamentino dell'istituto di via Sant'Eufemia, figura espressa da una realtà significativa del territorio - e che, contattato, preferisce restare nell'anonimato - ha inviato una mail a Toscani e a tutti gli altri consiglieri per conoscenza, chiedendo ufficialmente al presidente che vengano resi noti alcuni giorni prima rispetto alla convocazione del consiglio generale i vari nomi dei componenti il consiglio di amministrazione. «Con questa mia richiesta - scrive il consigliere - credo di interpretare il desiderio non solo dei consiglieri ma anche della collettività Piacentina e Vigevanese».
Il pressing su Toscani si deve al fatto che alcune componenti del consiglio generale chiamato a votare il nuovo cda non gradiscono di conoscere i nomi il giorno stesso del voto. C'è voglia di capire e di soppesare il gradimento. Inutile ricordare che lo stesso Toscani è stato eletto con 14 voti su 25. Appena insediato, il presidente del collegio notarile ha espresso la volontà di superare le fratture. E c'è chi ha pensato che sarebbe stato un gesto lungimirante inserire in "squadra" un esponente dell'area che non lo ha votato. Detto ciò, i nomi dei papabili circolano già da un po' e non pare che ci siano inserimenti dell'area "antagonista", neppure quote rosa.
Ecco le indiscrezioni da prendere con beneficio di inventario perché Toscani lavora in silenzio. Dovrebbero affiancarlo il direttore di Confindustria Piacenza, Cesare Betti (la giunta confindustriale ha dato a maggioranza il suo assenso), l'avvocato Roberto Rovero, quest'ultimi entrambi vicini al consigliere Sergio Giglio, ex candidato alla presidenza Fondazione con Scaravaggi. E si parla di Carlo Ghisoni di Cortemaggiore, direttore di amministrazione e finanza della Chiesi Farmaceutici di Parma, membro del consiglio generale designato dalla Provincia (quindi andrebbe surrogato); del consigliere vigevanese notaio Domenico Battaglia (che diventerebbe uno dei due vice-presidenti, come da Statuto, e andrebbe surrogato in consiglio). La vera incertezza riguarda l'ex consigliere del cda Stefano Pareti, sarebbe il solo esponente reintegrato del vecchio cda dimissionario spezzato in due. In quanto a figure più vicine allo stesso Toscani, sono corsi i nomi dell'assicuratore e musicofilo Alberto Dosi, del commercialista Franco Egalini, già revisore dei conti di Enìa e del Comune di Vigolzone.

Patrizia Soffientini

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