Venerdì 17 Ottobre 2014 - Libertà
Piacenza capitale della teologia
Da oggi la due giorni sul tema "Il pane spezzato e condiviso"
di BETTY PARABOSCHI
Piacenza torna a essere capitale della teologia. Ancora una volta infatti la nostra città ospitare Piacenza Teologia, la rassegna promossa dall'omonima associazione con l'obiettivo di riflettere su una serie di temi che hanno a che fare da sempre con l'umanità. Nello specifico l'edizione di quest'anno, che prevede due appuntamenti oggi pomeriggio e domani mattina, si focalizza su un tema apparentemente poco teologico e molto terreno: il cibo. "Il pane spezzato e condiviso" è infatti il titolo scelto per la manifestazione, che si avvale anche del sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Per quanto riguarda il programma, il primo appuntamento, coordinato da Matteo Bergamaschi dell'università Cattolica di Milano, è in programma appunto oggi alle 17.30 all'auditorium Santa Margherita e vedrà confrontarsi il filosofo dell'università di scienze umane e tecnologiche di Lugano Fabio Gabrielli sul tema "Il pane fragile: l'oblio del pasto comunitario nell'epoca della frenesia tecnologica", il teologo della Pontificia università Urbaniana Carmelo Dotolo su "Gesù di Nazareth: simbolica del pane e antropologia della povertà" e il semiologo Silvano Petrosino dell'università Cattolica di Milano su "Elogio dell'uomo economico".
Il secondo e ultimo appuntamento invece è previsto domani mattina alle 10, sempre all'auditorium di via Sant'Eufemia: ad alternarsi nel dibattito in quella occasione saranno invece il filosofo dell'università di Macerata Roberto Mancini sul tema "Per un'economia della cura", il docente di teologia sistematica della Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale Sergio Ubbiali su "Eppure Dio li nutre: non v'è timore di vivere" e la docente di giudaismo della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale Elena Bartolini su "Dio ci chiederà conto dei beni che non abbiamo goduto. Una riflessione sull'ebraismo". A coordinare l'incontro stavolta sarà Giovanni Salmeri dell'università Tor Vergata di Roma.
«L'intenzione è di approfondire il tema di Expo 2015 dedicato a "Nutrire il Pianeta" affinché non risponda a una visione riduttiva dell'uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri - ha spiegato Enrico Garlaschelli dell'associazione Piacenza Teologia al proposito -, partire dall'alimentazione ci sembra la giusta provocazione per evitare di cadere nella trappola di pensare lo spirituale distinto dal materiale. Lévinas scrive che "l'essere umano è felice dei suoi bisogni": tuttavia per l'uomo l'atto del mangiare "non si riduce certo alla chimica dell'alimentazione". L'appropriazione, l'integrazione delle cose che apparentemente si produce nell'atto del mangiare misura invece il sovrappiù di questa realtà».