Martedì 7 Ottobre 2014 - Libertà
Dall'organo l'armonia di un'orchestra
A Pontedellolio Fabio Ciofini con il coro Montenero per "Antichi organi"
PONTEDELLOLIO - Il suono era quello di un'orchestra. L'armonia che fuoriusciva dalle canne dell'antico organo Sangalli nella chiesa di Pontedellolio era proprio quella, sembrava di ascoltare un'intera orchestra, a tratti anche una banda. Lo ha fatto risuonare l'organista Fabio Ciofini nell'ottavo appuntamento di Antichi organi con l'organizzazione di Progetto Musica, la direzione artistica di Giuseppina Perotti, contributo di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza e il patrocinio di Provincia di Piacenza e dei Comuni in cui si svolge la consolidata iniziativa volta a non disperdere il patrimonio organistico piacentino.
Lo strumento è il Sangalli del 1859 che si trova nella chiesa di San Giacomo Maggiore a Pontedellolio, un organo che già una decina d'anni fa ha subito un'opera di restauro. Sebbene integro, non suonava più. Lo ha suonato divinamente Fabio Ciofini, organista di esperienza oltre che di rinomato talento, e ha meritato i calorosi applausi del pubblico. Avrebbe senz'altro meritato una platea molto più vasta per la sua maestria e per il programma che ha voluto proporre e che ha valorizzato appieno il Sangalli.
Dai compositori più rinomati per organo come Bellini, Zingarelli e Mayr al Grande Offertorio di Donizzetti fino al compositore contemporaneo Dahl che ha avuto l'ispirazione di scrivere un'opera musicale moderna per organo antico e che funziona molto bene sull'organo italiano.
Peccato non aver potuto vedere il volto e i movimenti dell'organista, "relegato" nello spazio angusto dell'organo sopra l'ingresso della chiesa. Senz'altro avremmo visto tanta passione ed energia. Ciofini ha avuto la collaborazione, nel cambio dei registri dell'organo, di Federico Perotti.
Con l'introduzione del parroco don Luigi Bavagnoli, dell'assessore comunale Ivonne Marenghi e della direttrice artistica della rassegna organistica, Giuseppina Perotti, la serata ha preso avvio con le inconfondibili voci del coro Montenero di Pontedellolio diretto dal maestro Mario Azzali.
I cantori hanno eseguito sei canti, dal sacro Ave Maria di Bepi De Marzi, ai popolari La pastora di Pigarelli, Era sera di Mascagni, Oh cara mama di Fantuzzi, fino ai contemporanei Non potho reposare di Rachel e Canzone contenta di Buggiani. Un'armonia di grande spessore che sempre fa emozionare, voci ben amalgamate ed allo stesso tempo ben distinte che mai si coprono l'una con l'altra. Il coro Montenero sarà ancora protagonista nella chiesa di San Giacomo di Pontedellolio sabato 18 ottobre alle 21 con la tradizionale rassegna Venendo giù dai monti, che lascia Piacenza, storica location, per tornare alle origini, vicino alla "sua" gente.
Nadia Plucani