Mercoledì 8 Ottobre 2014 - Libertà
L'incanto dell'asta contadina
fiorenzuola Col ricavato dell'iniziativa a San Protaso aiuti alla Bosnia e alla parrocchia locale
Record d'offerte alla gara di solidarietà con prodotti agricoli
FIORENZUOLA - "L'incanto dell'incanto": così è stata battezzata l'asta contadina benefica messa in scena domenica a San Protaso, frazione rurale di Fiorenzuola, dalle associazioni San Purtes e Terre Traverse. Incantevole e suggestivo questo rito della messa all'incanto di prodotti della terra. Straordinario battitore d'asta Piero Carolfi, veterinario, allevatore e cultore delle tradizioni contadine. A lui un elogio particolare, perché nonostante una frattura alla caviglia non ha rinunciato all'asta. Ad aiutarlo, sul carretto che ha fatto da palco all'asta, Cesare Guglielmetti e Angelo Ferraroni. Primo lotto messo all'asta? Una batteria di uova nostrane, aperte davanti al pubblico dal signor Fantini, così da mostrare a tutti il turgido tuorlo. Un omaggio al pollivendolo Cisaren che negli anni '30 e '40 del secolo scorso teneva viva la tradizionale asta: i contadini portavano in offerta alla chiesa un pezzo di formaggio, una gallina, un salame, una bottiglia d'olio, della lana. A fine della messa le offerte in natura erano esposte sul sagrato e vendute al miglior offerente, tra i benestanti o i gestori delle osterie. L'incanto è arrivato alla quarta edizione; di anno in anno i lotti aumentano, insieme alla generosità delle persone. Il ricavato delle offerte sarà usato dall'associazione San Purtes per sistemare l'intonaco della chiesa parrocchiale e in parte devoluto al progetto "Transumanza della pace" per portare in Bosnia le vacche della Val Rendena e consentire alle popolazioni al di là dell'Adriatico di avviare un'attività di allevamento. Fautori del progetto sono Gian Battista Rigoni Stern, figlio del famoso Mario, autore di "Il sergente nella neve" e l'attrice Roberta Biagiarelli, che sono stati ospiti d'eccezione domenica della comunità di San Protaso e hanno a loro volta contribuito portando alcuni oggetti all'asta: dall'altopiano di Asiago sono arrivati roncole e asce usate in età preindustriale; dalla Bosnia le coccarde cucite dalle vedove di guerra. L'asta di San Protaso è bella perché poco virtuale e molto reale. Agli antipodi, insomma, delle aste su ebay. Qui tocchi con mano, a volte assaggi, e persino ascolti. Perché ci sono bestie vive messe all'asta. Un record quello raggiunto domenica: all'asta due oche di razza olandese, un'anatra, un agnellino, due asinelli, due galline, un galletto, un coniglio nano e un coniglio da mangiare, una gallina nera, una faraona. E poi confetture fatte in casa, liquori distillati dalle signore nelle loro cantine; forme di grana o bottiglie del vino delle nostre colline. A fare da vallette Lucia Bersani e Orsola Callegari. Tra gli acquirenti anche Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza e Fabio Minardi, presidente degli Allevatori per Coldiretti. Gli imprenditori agricoli hanno fatto a gara a chi offriva di più, nel segno della solidarietà. Presenti Stefano Pareti e Giorgio Milani, consiglieri della Fondazione di Piacenza e Vigevano che sostiene la rassegna di Terre Traverse insieme alla Camera di Commercio. La fisarmonica di Franco Guglielmetti ha allietato e reso ancor più incantevole l'asta.
Donata Meneghelli