Mercoledì 8 Ottobre 2014 - Libertà
Vittime degli incidenti sul lavoro, domenica si rinnova la celebrazione
Il programma della 64esima giornata nazionale
Anche quest'anno l'Anmil celebrerà in tutte le province d'Italia, attraverso le proprie sedi, la 64esima giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro - istituzionalizzata nel '98 con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri su richiesta dell'associazione - sotto l'Alto Patronato del presidente della Repubblica. Alla conferenza stampa di ieri nella sede Anmil di Piacenza erano presenti, oltre al presidente territoriale Giovanni Ferrari, i consiglieri Paola Campisi e Maurizio Manfredi, la dipendente della sezione Alessandra Rao, il presidente della Fondazione Anmil Bruno Galvani, il responsabile della sede Inail di Piacenza Davide Lumia e l'assistente sociale dell'Inail Marinella Tansini.
L'appuntamento è per domenica 12 ottobre con il seguente programma: alle 9 ritrovo nella sede Anmil in vicolo Molineria Sant'Andrea 5, alle 9.30 partenza corteo accompagnato dalla banda musicale "Ponchielli", alle 10 messa in suffragio delle vittime del lavoro nella basilica San Francesco, alle 10.40 deposizione della corona alla lapide dei Caduti sul lavoro nei portici di Palazzo Gotico, alle 11 cerimonia civile nell'auditorium S. Ilario in via Garibaldi 17, alle 12 consegna dei brevetti e distintivi d'onore Inail ai grandi invalidi e invalidi minori, alle 13 pranzo sociale al ristorante "Niagara" di Piacenza.
Alla celebrazione parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui Comune e Provincia e il responsabile Inail Lumia. Per Anmil sarà invece presente il presidente Ferrari e i consiglieri territoriali.
"La giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro" affonda le sue radici nella storia dell'Anmil (fondata nel 1943). Il comitato esecutivo dell'epoca, nella riunione tenuta a Firenze il 26 novembre 1950, deliberò che il 19 marzo di ogni anno sarebbe stata celebrata in tutta Italia la "Giornata del mutilato del lavoro", e che in tale occasione sarebbero stati consegnati i distintivi d'onore e i brevetti ai grandi invalidi.
Lo spirito della Giornata è rimasto invariato in oltre mezzo secolo, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un'occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore.