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Domenica 5 Ottobre 2014 - Libertà

Seva Shanty sceglie i bimbi della favela

L'associazione orienta il suo impegno sul Brasile. I progetti di Barbara Olivi

"L'educazione cambia la vita". È da questo assunto che parte l'attività di Seva Shanty, l'associazione di volontariato che da vent'anni è impegnata in progetti di cooperazione internazionale a sostegno delle persone in difficoltà. Ieri pomeriggio all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano è stato presentato il progetto relativo alla tutela dei bambini e dei ragazzi brasiliani, in particolare quelli che vivono nella favela di Rocinha, una delle più grandi di Rio de Janeiro: "Projeto Jovem Rocinha" è il nome del programma di riscatto sociale per ragazzi a rischio di coinvolgimento in attività di microcriminalità e gravidanze precoci, con terapia psicologica individuale che appunto vede impegnati i volontari di Seva Shanty e dell'associazione "Il sorriso dei miei bimbi".
A presentare tutte le attività del progetto ieri sono stati Barbara Olivi, Julio Cesar Rajan, Claudia Maltoni, Marco Loiodice, Francesca Ferraro e Clara Carini: «Seva Shanty è nata una ventina di anni fa - ha spiegato proprio Ferraro - e il primo risultato portato a termine è stato la costruzione di un asilo in India». Da lì di strada ne è stata fatta: «Dal 1999 siamo presenti nella favela brasiliana che ospita circa 250 mila persone - ha spiegato Olivi, - il nostro obiettivo è quello di aiutare i giovani a camminare da soli: garantiamo un sostegno educativo dalla prima infanzia all'età adulta che non vuole essere assistenzialismo, ma che mira ad aiutare soprattutto i giovani per prevenire le gravidanze precoci e sostenere le giovani mamme sole».

Parab.

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