Sabato 27 Settembre 2014 - Libertà
Recuperare il ruolo strategico
I commenti dei consiglieri, Trespidi e l'on. De Micheli
Il presidente uscente, Francesco Scaravaggi, ieri non ha presieduto la seduta, per evitare polemiche già in agguato. Ha ceduto il passo al consigliere Domenico Battaglia. Cosa augura al suo successore? «Essere molto autonomo, non è facile in questa città». Uscendo dal consiglio, il vigevanese Pietro Giorgis motiva l'astensione del suo gruppo: «A Piacenza lasciamo la scelta, noi da un anno e mezzo diciamo di lavorare per la Fondazione... ».
Tra i pochi consiglieri a rilasciare dichiarazioni, Giorgio Milani: «E' andata come previsto. La spaccatura? Chi non ha votato alla seconda votazione ha perso un'occasione per un voto ancor più unitario, stavolta il presidente è stato eletto dai piacentini con una buona maggioranza». Il consigliere Claudio Bassanetti invita a tirarsi su le maniche: «Toscani è stato eletto con un applauso generale, la città ci chiede più trasparenza e lavoro. La Fondazione deve essere di tutti ed erogare». Sergio Giglio trova giusto che ci fossero più candidati, ora c'è soddisfazione per l'esito: «Abbiamo un ottimo presidente. Ora dobbiamo verificare patrimonio, rispondere al ministero, mettere mano alla gestione manageriale della Fondazione».
Sull'esito della giornata l'onorevole Paola De Micheli (Pd) augura buon lavoro a Toscani: «Ora la Fondazione recuperi il suo ruolo strategico».
La responsabilità è grande, c'è la necessità «di rimarginare la profonda ferita che si è creata in questi mesi con la comunità piacentina e le istituzioni». Soddisfazione da parte di Massimo Trespidi (presidente Provincia): «Toscani è la figura giusta». La Fondazione ora «diventi un palazzo di vetro». E «ampia libertà al presidente per formare il cda con persone competenti, capaci, disinteressate, moralmente rette e che riscuotano la sua fiducia».