Domenica 21 Settembre 2014 - Libertà
«Datemi un punto d'appoggio e vi porterò in vetta all'Expo»
Ponteggi sorprendenti in Galleria a Milano e a Piacenza. Li fa un piacentino
C'è un imprenditore piacentino in ascesa, nel senso letterale della parola. Si chiama Andrea Rancati e fa ponteggi industriali. Ne sta mettendo in piedi uno davanti alla Galleria di Piazza Duomo a Milano, in vista del restyling per presentare al meglio il monumento intitolato a Vittorio Emanuele II ai turisti di Expo 2015.
E se tutto fila liscio, Rancati realizzerà sempre il prossimo anno anche il ponteggio per i lavori previsti al Duomo di Piacenza, come già annunciato da Libertà, con tanto di elevatore per salire fin sulla punta di questo straordinario monumento (55 metri), a gruppi di una dozzina di visitatori per volta. Ciò consentirà ai turisti e ai piacentini di godersi una vista unica sul nostro orizzonte urbano e naturale. La cupola del Duomo - forse in futuro visitabile più da vicino - è a sua volta uno scrigno di bellezza, con le opere del Guercino che prende in mano i lavori dopo la morte del Morazzone il quale fa in tempo a realizzare solo due spicchi. Il tema dei Profeti commissionato al grande artista di scuola emiliana fra il 1626 e il 1627 su altri sei spicchi e le lunette del tamburo con Sibille, la Natività, l'Annuncio ai pastori, la Presentazione al tempio e la fuga in Egitto, dà vita al più grande ciclo ad affreschi realizzato dal pittore di Cento. Una meraviglia.
Oggi si impongono restauri al campanile piacentino. Nel novembre 2012 una caduta di mattoni viene risolta con l'intervento di rocciatori che si calano dalla base dove è inserito l'Angelo, per una messa in sicurezza - come spiega l'architetto Manuel Ferrari - il cono però ha necessità di un intervento più sostanzioso, sono richiesti i ponteggi per soffermarsi con più calma sui guasti del campanile e controllarne la copertura, risigillando anche i giunti e procedendo alla pulizia. Con l'occasione, saranno verificati pure gli archetti pensili sotto il cornicione e altro.
La Curia piacentina - riferisce Ferrari che cura i restauri - ha già accantonato qualche risorsa economica a questo fine, c'è una quota di fondi su risorse derivate dall'8 per mille, ma si dovrà attingere ad altri sostegni. Uno è stato chiesto anche alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Si sarebbe potuti partire quest'anno con i restauri, ma si è deciso di far coincidere l'intervento con l'evento-Expo dell'anno prossimo. E' importante che la nostra cattedrale, attraverso la bellezza del proprio patrimonio artistico, concorra alla «promozione umana e della città» afferma Ferrari. Certo, ci sono oneri in più per allestire, durante i restauri, un ascensore a norma, con la scala di emergenza che scende sul fronte della facciata. L'impresa tutto-compreso vale 80-100 mila euro. C'è già un progetto esecutivo e cantierabile.
«Una volta portate lassù le persone, alla base del cono, potranno muoversi a 360 gradi su un piano allargato del ponteggio, troveranno la descrizione degli edifici di culto, dei monumenti visibili della città, con apposite schede» enumera Ferrari. C'è la possibilità anche di entrare nel cono del campanile dalla porticina che dà sui chiostri e ammirare un'iscrizione in caratteri gotici, molto bella, sulla costruzione della cattedrale. «Il progetto, già presentato all'Ats, ci pare del tutto sostenibile. E' un'occasione che offriamo sul piatto d'argento, importante per la città». Se ne riparlerà anche nei prossimi giorni, dal 27 al 28 settembre verrà infatti commemorato il cinquantennio dei restauri dell'Angelo del campanile.
Tornando ai ponteggi di Rancati che renderanno possibile l'impresa, la sua ditta si chiama "Edinoleggi", ha sede a Fossadello di Caorso e ha una specializzazione: i luoghi d'arte, monumenti e beni vincolati. «Ho già lavorato per allestire i cantieri di Palazzo Farnese, per il campanile di San Pietro, dove pure fu messo in opera un ascensore, per i restauri dei Cavalli del Mochi da parte di Morigi e all'interno di Palazzo Vescovile» racconta Rancati.
Non solo, nell'Emilia Romagna disastrata dal terremoto, la ditta - nata vent'anni fa a Vicenza e dal 2005 radicata nel Piacentino con una trentina gli addetti - costruisce le sue solidissime impalcature sui cantieri di decine di chiese, come pure è stata attiva su interventi al Duomo di Parma, di Cremona e di Crema. E' presente anche a L'Aquila nel dopo-sisma.
«Siamo specializzati in ponteggi multidirezionali, con moduli molto flessibili, all'estero sono già ampiamente utilizzati» svela Rancati, che nel capoluogo lombardo si è già occupato di fornire i ponteggi per il Castello Sforzesco, Palazzo Reale e il Museo di Scienze Naturali, fra le altre realizzazioni.
Ultimo sforzo pro-Expo a Milano riguarda il restauro della Galleria in piazza Duomo. L' appalto in Galleria è stato vinto da Edilnoleggi grazie al fatto che l'allestimento del ponteggio lungo 60 metri e alto 15, consente di accedere a tutti i negozi e non inibisce il passaggio di persone durante i lavori. E' un "passeggio" fra quelli preferiti dai milanesi, chiuderlo costituiva un grosso problema.
Edilnoleggi ha presentato un vantaggio fondamentale rispetto alle proposte di altre imprese, garantendo, per l'appunto, la mobilità pedonale. Peraltro, il budget era piuttosto contenuto, c'è chi si è tirato indietro. «Noi invece abbiamo concepito un ponteggio mobile che viene spostato di notte via-via che i lavori avanzano. I ponteggi multidirezionali consentono di applicare una certa tecnologia ad un materiale "povero" come il ferro».
L'impresa opera in modo più contenuto per l'edilizia tradizionale, in un momento critico per le costruzioni, Edilnoleggi si è orientata sul patrimonio artistico, ma ponteggi sono stati realizzati anche per lavori su navi a Porto Marghera e sul Lago Maggiore, per ponti e viadotti.