Lunedì 12 Gennaio 2004 - Libertà
Monticelli, la biblioteca trova casa nella Rocca
La parrocchia cederà al Comune l'ala destra del castello in cambio dell'impegno al restauro dei locali
Monticelli - La firma dei rappresentanti delle due parti - il Comune di Monticelli e la parrocchia monticellese di San Lorenzo - è stata apposta. Era nota da anni l'intenzione della Giunta guidata dal sindaco Gian Luigi Boiardi di contribuire al restauro del magnifico Castello Pallavicino-Casali - che i monticellesi da sempre chiamano "La Rocca" - allo scopo di ottenerne in uso le sale dalla parrocchia - attualmente retta da don Tarcisio Frontini - proprietaria. Ora il lungo "avvicinamento" si è concretizzato in un accordo di massima sottoscritto dalle due parti, che impegna la parrocchia a cedere i locali dell'ala destra (per chi entra da Piazza Casali) in uso gratuito al Comune per 25 anni, in cambio dell'impegno dell'ente (che intende trasferire nella Rocca almeno una Biblioteca comunale ormai satura e il Centro di documentazione ambientale) a provvedere al restauro delle sale secondo il piano steso dall'architetto Massimo Pettorelli.
"Per questo la Regione ha già stanziato 200mila euro che il Comune, nel bilancio 2004, dovrà integrare con altrettanti 200mila - ricorda il vicesindaco Paolo Quintavalla - Abbiamo chiesto anche un altro finanziamento regionale, ai sensi della legge 16 sulla riqualificazione dei centri storici, che teoricamente potrebbe coprire fino al 50 per cento di spese di restauro globale stimate in tre milioni di euro. Il presidente della Regione Vasco Errani, nel suo messaggio di fine anno, ha significativamente incluso tra le sue priorità la riqualificazione di borghi storici come il nostro. Coi buoni uffici dell'assessore provinciale alla cultura Vittorio Anelli, poi, la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha finanziato interamente il piano di restauro dell'architetto Pettorelli. Nessun Comune del circondario ha ottenuto così tanto prima ancora di tirar fuori un centesimo dalle proprie casse ". Quintavalla tiene comunque ad affermare che "la possibilità di un acquisto della Rocca da parte del Comune è tutt'altro che tramontata".
Quali eventi potrebbero far tornare d'attualità l'ipotesi della compravendita? Come riuscirebbe poi il Comune, se si arrivasse a riparlarne, a trovare i milioni di euro necessari all'acquisto? Quintavalla non entra nei particolari. Stando ai retroscena raccontati da alcuni bene informati, però, una delle ragioni più importanti alla base del rifiuto opposto da monsignor Maurizio Galli, vescovo di Fidenza, alla vendita della Rocca al Comune di Monticelli starebbe in alcuni sostanziosi finanziamenti (pare attinti alle donazioni alla Chiesa Cattolica veicolati attraverso le aliquote fiscali dell'8 per mille) che la Diocesi fidentina conterebbe di ricevere a breve termine e che consentirebbero di restaurare la Rocca senza dover privare la parrocchia di Monticelli di un tale "gioiello di famiglia". Ora, secondo un'ipotesi che incontra qualche credito in paese, se questi finanziamenti dovessero rivelarsi inferiori alle aspettative diocesane, la "carta" dell'acquisto da parte del Comune tornerebbe sul tavolo. E i soldi? Se prenderà effettivamente corpo la prospettiva del maxi-insediamento logistico di San Nazzaro di cui si parla in questa pagina, il Comune potrà contare su forti introiti legati agli oneri di urbanizzazione (ma non solo): una base da cui partire per racimolare il gruzzolo necessario.
Oliviero Marchesi