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Lunedì 8 Settembre 2014 - Libertà

"Zanella", un Paganini da incorniciare

Virtuosa esecuzione di Yokoyama e Maccagnola per la rassegna a Monticelli

monticelli - Un concerto oltre le aspettative. Un'esecuzione impeccabile e straordinaria. Una serata ricca di stupore per l'eccezionale abilità dei due strumentisti. La decima edizione della rassegna "Zanella" è partita a gonfie vele, regalando uno spettacolo musicale pieno di emozione e da tenere il pubblico con il fiato sospeso per la bravura dei due musicisti: la violinista giapponese Lena Yokoyama e il pianista Diego Maccagnola. Un programma proposto ben studiato, che ha dato spiegazione al titolo Concerto per l'Europa scelto dal direttore artistico della rassegna Fabrizio Garilli. «Non ha connotazioni politiche - ha specificato Garilli - ma in questo momento di costruzione di un'Europa economica, trovo opportuno si parli anche di un'Europa culturale e quindi musicale. Proponiamo dunque, anche in modo azzardato, un percorso che vede protagonisti sei compositori di cinque nazionalità differenti. Attraversiamo così il continente passando dalla Boemia, oggi Repubblica Ceca, alla Spagna, dalla Francia alla Polonia e poi in Italia con il padre della moderna tecnica violinistica». Accanto a compositori quali Niccolò Paganini, di cui la giovane Yokoyama ha eseguito in maniera magistrale, lasciando il pubblico esterrefatto, due Capricci opera 40 (n. 13 e n. 20) , Manuel da Falla con Suite populaire espagnole per violino e pianoforte e Maurice Ravel con il pezzo solista per pianoforte Alborada del gracioso, sono stati proposti tre autori poco conosciuti. «Presentiamo tre compositori dell'Ottocento nati in Paesi che non avevano una tradizione musicale classica ma che hanno valorizzato il patrimonio popolare - ha spiegato Garilli - opponendosi all'allora dominio, nel panorama artistico, di Italia e Germania». Si tratta dei compositori: Antonìn Dvoràk, nato in quello che era l'Impero Autriaco, con Quattro pezzi romantici (Allegro moderato - Allegro maestro - Allegro appassionato - Larghetto) per violino e pianoforte, il polacco Karol Szymanowski con due Capricci opera 40 (n. 21 e n. 24) di Paganini e Pablo de Sarasate, nato a Navarra, comunità autonoma della Spagna, con la Fantasia tratta dall'opera Carmen.
Un duo musicale che ha saputo regalare una serata magica, conquistato il numeroso pubblico presente nella Chiesa di San Giorgio a Monticelli rimasto affascinato e colpito dalle doti dei due giovani artisti. La violinista giapponese ha dato prova più volte della sua abilità e fisicità: suonare i Capricci così egregiamente come è stato fatto non è da tutti, significa essere capaci di velocità di esecuzione, di pizzicato e di resistenza. Ha coinvolto in modo passionale la Fantasia tratta dall'opera Carmen, sicuramente i brani più conosciuti anche per gli uditori profani. Applausi prolungati a fine esibizione, sorrisi dei due musicisti per l'ottima riuscita del concerto e un augurio di buon auspicio da parte del direttore artistico Garilli che ha rimarcato come «suonare a Monticelli porti bene alla carriera». Lo stesso Garilli, a inizio serata, ha poi ricordato il senso della rassegna musicale che ormai da dieci anni viene dedicata al compositore monticellese Amilcare Zanella «un grande pianista ma anche un grande didatta e direttore di conservatorio, tra cui quello di Parma e Pesaro, un talento multiforme». Ha introdotto e dato il benvenuto al pubblico il vicesindaco di Monticelli Saverio Iacovino che ha ringraziato, oltre a Garilli, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e Alessandra Amici, responsabile comunale del servizio culturale.

Valentina Paderni

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