Domenica 11 Gennaio 2004 - Libertà
Studenti al bivio, fra istruzione e lavoro
COSA FARÒ DA GRANDE/2. Panoramica sull'offerta formativa delle Superiori con gli istituti Gioia, I.s.i.i., Casali e Romagnosi. Dalle materie a scelta agli addetti alla logistica
C'è una ventina di giorni per scegliersi il futuro. Entro fine gennaio scade il termine per le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado. Sono in fibrillazione gli istituti primari (Elementari, Medie), in attesa di un chiarimento sulla legge di riforma a partire dal prossimo anno, ma c'è aspettativa e un fondo di incertezza anche negli istituti superiori, ai quali devono iscriversi anzitutto (alle prime) i ragazzi che usciranno dalle terze medie, per chi prosegue il meccanismo è più semplice e quasi automatico. Si tratta peraltro di una iscrizione vera e propria, da perfezionarsi a luglio, chi cambia idea dovrà chiedere un nullaosta. La riforma, nel caso delle Superiori, pone indicazioni sui percorsi dell'istruzione da un lato e quelli della formazione dall'altro, più proiettati sul mondo del lavoro. Ma in sede regionale, la nuova legge che porta il nome dell'assessore Bastico tende a creare "passerelle", fra questi percorsi altrimenti distinti, anche per andare incontro ad eventuali ripensamenti. Libertà prosegue oggi nel suo viaggio di presentazione dell'offerta formativa di alcuni istituti piacentini.
Liceo classico Gioia Il liceo classico Gioia di viale Risorgimento ha conosciuto un boom negli ultimi anni. Oggi conta 1450 studenti su tre indirizzi quinquennali, spiega la preside Gianna Arvedi. "Abbiamo il liceo classico, il liceo linguistico e il liceo scientifico". La crescita ha posto forti esigenze di spazio che potranno essere colmate con una seconda sede, come si va ragionando in questi giorni, forse all'ex liceo dei Gesuiti di via Gioia che appartiene alla Fondazione ("Sarebbe una soluzione positiva e ottimale"). Nelle acque incerte della riforma, il Gioia ha scelto di confermare un'offerta formativa che ha trovato riscontri. "Diamo centralità allo studente", dice Arvedi, e solo qui, dal terzo anno, su dodici materie da seguire il ragazzo ne sceglie una opzionale. Chi percorre l'indirizzo scientifico, si esemplifica, può scegliere dall'archeologia all'economia all'informatica avanzata, a preferenza, facendone una specializzazione utile per le scelte universitarie ("Un gruppo fa microbiologia in collaborazione con la Cattolica"). Tra le novità confermate dallo scorso anno, per i ragazzi delle quarte: il lavoro in stage. Chi pensa di iscriversi a medicina potrà far un'esperienza in ospedale, chi ama i beni culturali, al museo. "Abbiamo poi il lavoro estivo pagato dalla scuola per tre settimane, in 54 lo hanno sperimentato". Chi è lo studente del Gioia? "Un ragazzo curioso intellettualmente, con la volontà di scoprirsi e acquisire strumenti per scoprire il mondo e metodi da applicare in tutti i campi di studio". Un'idea antica del "classico" rinnovata però nelle forme didattiche, con una propensione al lavoro in team e al "protagonismo attivo". Istituto superiore istruzione industriale L'I.s.i.i. di via IV Novembre unisce l'istituto tecnico Marconi (1.200 studenti) e il professionale Da Vinci (500), è ben sistemato strutturalmente. Il vice-preside Paolo Negri spiega che il Marconi, dopo un biennio comune, presenta cinque specializzazioni triennali (elettronica e telecomunicazioni, informatica industriale, elettrotecnica, meccanica e chimica), che consentono il titolo di perito industriale "con la possibilità di andare all'Università o di inserirsi nel lavoro con un diploma ambìto dalle aziende, tanto che non abbiamo disoccupati specie per meccanica ed elettronica". Al Da Vinci esiste invece un percorso intermedio per inserirsi presto nel lavoro con esami di qualifica dopo tre anni, per diventare operatore termico, elettrico oppure meccanico o elettronico. Volendo si va avanti altri due anni per il titolo di "tecnico". "Lavoriamo da anni per l'integrazione scuola-lavoro, abbiamo specializzazioni di informatica e meccanica con inserimento in azienda per stage". Alle Industriali chi va avanti sceglie per lo più ingegneria, statistica, e la formazione generale "è garantita". Difficile invece vincere il pregiudizio che sia una scuola maschile, con solo 60 alunne. Istituti Casali e Romagnosi Sono uniti da una comune presidenza l'istituto professionale per il commercio e il turismo Casali di via Piatti e l'istituto tecnico statale commerciale, periti aziendali e corrispondenti in lingue estere Romagnosi, di via Cavour. Il Romagnosi ha 740 studenti (più 28 al corso serale Sirio), riferisce Patrizia Pugni, coordinatrice dell'orientamento. Il diploma quinquennale di ragioniere si sdoppia in diploma di ragioniere amministrativo (Igea) e ragioniere programmatore (Mercurio). Ma c'è anche un indirizzo linguistico quinquennale per perito aziendale e corrispondente in lingue estere (Erica), ultima sperimentazione in campo, con quattro o cinque ore settimanali di tre lingue straniere e l'affiancamento di docenti madre-lingua per la conversazione (inglese, francese, tedesco, spagnolo). "Si potenzia qui l'aspetto umanistico e storico- artistico delle lingue per ragazzi che faranno anche ricezione turistica o congressuale, pubbliche relazioni". La scuola ha laboratori informatici e linguistici "modernissimi", ma spazi "ristrettissimi", avendo ceduto classi al "classico" ("La Provincia ha promesso lavori"). Lo studente del Romagnosi? "Un ragazzo sveglio, farà il ragioniere o l'imprenditore di se stesso. Il 72 per cento dei diplomati trova posto entro l'anno". Al Casali sono 485 gli studenti, informa la docente Liliana Cattani su due corsi professionali di tre anni con biennio comune per ottenere la qualifica di operatore di impresa turista o operatore di gestione aziendale con possibilità di corsi post-qualifica per accedere al diploma. Per gli operatori turistici si punta sulle lingue (inglese obbligatorio, francese o spagnolo). Alla luce della Legge Bastico sono stati chiesti per il 2004 un corso su accoglienza e promozione turistica e un corso di addetto a logistica e gestione merci. Tra i corsi integrati quelli di grafico pubblicitario e addetto alla reception. "Abbiamo molti alunni stranieri, il 26 per cento, e tanti corsi di italiano per i recuperi linguistici".
Patrizia Soffientini