Giovedì 18 Settembre 2014 - Libertà
Il programma di Giuseppino Molinari, in sintesi
Il programma di Giuseppino Molinari, in sintesi.
Voltare pagina Voltiamo pagina tutti insieme. Non è uno slogan né un programma, ma un metodo di lavoro. Non si tratta infatti di perpetuare una analisi e un giudizio solo critico sul passato, perché insistere su ulteriori discussioni rischia di fomentare una conflittualità con ripercussioni molto negative di credibilità e di immagine della Fondazione e di diventare un esercizio improduttivo e sterile quanto alla vita della Fondazione.
Obiettivi strategici 1) Rispetto rigoroso dell'art. 7 e seguenti (Titolo II) in merito ai criteri dettati per la conservazione del valore, l'amministrazione, la gestione e gli investimenti del patrimonio, l'economicità della gestione, la destinazione del proprio reddito. 2) Investimenti: per quanto riguarda gli immobili, mi propongo di partire da una analisi e una valutazione della situazione attuale alla luce del dettato statutario, in particolare dell'art. 7, comma 4. La definizione delle strategie future per una gestione oculata dei beni immobili dovrà tenere conto innanzitutto delle finalità, delle priorità e dei vincoli dettati dall'art. 7, commi 1 e 2 dello Statuto, ma anche delle priorità che il Consiglio deciderà di scegliere sulla destinazione del patrimonio e sull'impiego del reddito.
3) Gestione finanziaria: il principio basilare su cui fondare le scelte della Fondazione sarà la tutela e la conservazione del patrimonio (di cui va fatta una verifica rigorosa e professionale
sulla reale consistenza), attraverso un'oculata e prudente gestione degli investimenti finanziari, alla ricerca di rendimenti il più elevati possibile -al fine di ottenere un reddito che consenta erogazioni elevate -, ma riducendo al minimo i rischi connessi.
Erogazioni 4) Erogazioni: le erogazioni dovranno rispettare i criteri e le modalità che il Consiglio generale vorrà approvare nell'individuazione e nella selezione dei progetti presentati, possibilmente evitando le erogazioni a pioggia, ma privilegiando quelle rivolte direttamente alle istituzioni aventi quegli specifici scopi, onde evitare dispersione delle sia pur scarse risorse. Mi impegno a sottoporre al Consiglio generale la proposta di privilegiare, nella destinazione del reddito, il welfare nelle sue varie articolazioni con particolare attenzione ai settori più deboli e bisognosi: povertà, anziani, bambini, famiglie.
5) Conseguentemente si dovrà effettuare una valutazione delle priorità dei settori ammessi e dei settori rilevanti, sulla base delle disponibilità esistenti, avendo presente che il sostegno dei settori deve essere orientato allo sviluppo del territorio. 6) In questa ottica potrà essere valutata la possibilità di incentivare e sostenere iniziative strutturali (start up, avvio di nuove attività) che garantiscano nuovo lavoro a giovani, disoccupati, famiglie in difficoltà.
Sussidiarietà 7) Razionalizzazione dei rapporti con gli Enti e le Istituzioni pubbliche locali, attraverso piano e modalità di erogazioni condivisi sulla base delle priorità concordate e secondo il principio della sussidiarietà. 8) Definizione "condivisa" delle responsabilità della Governance, in modo da evitare duplicazioni, sovrapposizioni, scarico di responsabilità con conseguente inefficienza nella catena decisionale. Sulla base di queste linee e nel rispetto di questi criteri verrà fatta la
scelta del componenti il Consiglio di amministrazione, che dovrà essere costituito prevalentemente da personalità eminenti e di alto profilo, che rispecchi tutte le istanze e rispetti tutti gli orientamenti mediante una composizione integrata e aperta a tutti.
9) Riflessione e conseguente emanazione di poche ma chiare regole e indicazioni fondative su indirizzo, procedure, controlli, soprattutto con riferimento alle materie sensibili: investimenti ed erogazioni. 10) Valorizzazione degli organi, attraverso una filosofia improntata al coinvolgimento nelle scelte, alla partecipazione, alla responsabilizzazione. 11) Revisione dell'assetto organizzativo, che deve essere snello e corto, con attribuzione chiara delle responsabilità in relazione agli obiettivi assegnati e ai risultati che devono essere valutati con indicatori misurabili e il più possibile oggettivi. 12) Messa in cantiere del processo di elaborazione delle proposte da sottoporre agli organi: input interni e/o esterni, elaborazione di proposte, preparazione degli argomenti da mettere in discussione, attraverso un processo maieutico e di coinvolgimento che eviti il rischio dell'improvvisazione. 13) Revisione dello Statuto, che richiede qualche opportuna integrazione o modifica.
Codice etico 14) Elaborazione di un Codice etico che, anche se da solo non risolve i problemi che possono insorgere dal comportamento dei singoli, deve diventare un punto di riferimento e di impegno comportamentale. 15) Valutazione circa l'istituzione di Commissioni istruttorie e/o Gruppi di lavoro consultivi sui principali argomenti e temi di gestione. 16) Garanzia di trasparenza e di partecipazione, pur nella salvaguardia dell'autonomia programmatica e decisionale degli Organi della Fondazione, sia nella definizione delle strategie sia nelle modalità di gestione sia nelle scelte che riguardano gli investimenti e le erogazioni.