Domenica 14 Settembre 2014 - Libertà
E' l'ora del jazz finlandese
Stasera Iiro Rantala e il suo String Trio a Palazzo Rota Pisaroni
PIACENZA - Valtidone Festival: scocca l'ora di Iiro Rantala. Il grande pianista jazz finlandese è in concerto stasera alle 21.15 nel cortile di Palazzo Rota Pisaroni insieme al suo eccellente String Trio, completato da due musicisti di altissimo rango come il violinista polacco Adam Baldych e la violoncellista croata Asja Valcic (che il festival ha già potuto conoscere e applaudire nelle ultime edizioni). Un meltin-pot culturale, di sensibilità e di personalità destinato a conquistare spettatori di tutte le età e dei più eterogenei gusti musicali.
Nel cortile del palazzo della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant'Eufemia (auditorium in caso di brutto tempo) ascolteremo dunque una proposta musicale a trecentosessanta gradi. Ritmi scatenati, ma non solo. Nell'ultimo disco inciso da Rantala, proprio con questo trio, intitolato Anyone with a heart, esce infatti anche tutto il suo spirito neoromantico, coagulato in una serie di composizioni in cui sono la melodia e la raffinata orchestrazione a farla da padroni.
Rantala è d'altra parte apprezzato e segnalato in tutto il mondo da vent'anni come un artista poliedrico, aperto a sperimentazioni stilistiche anche ardite (ne è stato un esempio il suo New Trio composto da piano, chitarra elettrica e "beatbox"), uomo di grande apertura di orizzonti e preparazione musicale. È uno dei pianisti più conosciuti al mondo nell'ambito jazz. Nato in Finlandia, ha studiato pianoforte presso la Sibelius Academy e l'Oulunkyla Jazz Conservatorio di Helsinki per poi trasferirsi in America e perfezionarsi alla Manhattan School of Music di New York. Dove, ci ha raccontato nell'intervista pubblicata ieri, ha imparato a far emergere tutte le sue peculiarità della sua sensibilità nordica: «Nella Grande mela misi a fuoco i miei vantaggi rispetto agli studenti americani: il suono finlandese nel mio cuore, triste e malinconico, desunto alla tradizione del tango e del folk; un'alta conoscenza della tradizione musicale europea, incluse le grandi opere classiche e i compositori italiani; infine, la particolarità dello sguardo finlandese sul mondo. Iniziando a combinare questi elementi nella mia musica ho smesso di tentare di suonare come un jazzista americano, e fu senza dubbio una buona decisione».
Quanto ad Adam Baldych e Asja Valcic, sono due straordinari virtuosi che si caratterizzano per un approccio molto "corporale" al loro strumento, che nelle loro mani estrinseca sia le proprie peculiarità cantabili, sia le molteplici possibilità percussionistiche e di produzione del suono. Insomma, due compagni di palco ideali per l'indomabile Rantala. Un'avventura nata da una nuova urgenza espressiva del finlandese, che si è messo a caccia dei partner giusti e ha incotnrato loro due. Poi ha composto brani nuovi "ad hoc" «e siamo corsi subito a registrarli - ci ha detto - il nostro stile è melodico, romantico, logico e ritmico, con tanta improvvisazione. Quanto al concerto, aspettatevi una serata di bella musica, originale, con un paio di brani di fama mondiale».
Paolo Schiavi