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Lunedì 15 Settembre 2014 - PiacenzaSera

Fondazione, sostenitori di Toscani: "Abbiamo la maggioranza". Molinari incompatibile?

Si affilano le armi in vista di un nuovo - assai probabile - scontro per la presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano. In corsa per la successione del dimissionario Francesco Scaravaggi, il presidente del collegio notarile di Piacenza Massimo Toscani, candidato sostenuto dalle istituzioni locali (Comune, Provincia e Camera di Commercio) e Giuseppino Molinari, attuale presidente della Galleria d’Arte Ricci Oddi, che nelle ultime settimane ha raccolto attorno a sè una dote di consenso che lo ha spinto a presentarsi.

In gioco la guida dell’ente di via S. Eufemia, la "cassaforte" dei piacentini, il cui patrimonio negli ultimi anni ha subito una sensibile erosione a causa di una serie di operazioni finanziare finite nel mirino del Ministero dell’Economia.

Il 26 settembre prossimo è convocato il consiglio generale, il parlamentino composto da 25 componenti (20 di Piacenza e 5 di Vigevano), espressione delle istituzioni locali del territorio, delle categorie economiche e sociali, chiamato ad eleggere il nuovo presidente.

Servono almeno 13 voti e il comitato a sostegno di Massimo Toscani sostiene di averli già raccolti: nella nota che pubblichiamo a fondo articolo i sostenitori affermano di aver ottenuto il consenso della maggioranza del consiglio generale, si tratta di esponenti tutti piacentini che garantirebbero l’elezione di Toscani.

MOLINARI INCOMPATIBILE? - Ma in questi giorni un altro fattore potrebbe pesare sulla contesa, la possibile incompatibilità di Giuseppino Molinari con la carica di presidente della Fondazione. Un’incompatibilità che deriverebbe dall’attuale ruolo ricoperto da Molinari: presidente di un ente sostenuto economicamente dal Comune di Piacenza, la Ricci Oddi.

Lo statuto della Fondazione, all’articolo 25 (comma e) recita quanto segue: (VAI ALLA PAGINA DELLO STATUTO):

Art. 25

1. Non possono ricoprire la carica di Presidente della Fondazione, di componente del Consiglio Generale, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio dei Sindaci e di Direttore Generale, il quale peraltro può essere dipendente:

a). coloro che, in qualsiasi momento, perdano i requisiti previsti dallo statuto;
b). il coniuge, i parenti e gli affini, sino al terzo grado incluso, dei membri del Consiglio Generale, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci;
c). i dipendenti in servizio presso la Fondazione o presso società da quest’ultima controllata, o il cui rapporto sia cessato da meno di un anno, nonché il coniuge di detti dipendenti e i loro parenti e affini sino al secondo grado incluso;
d). coloro che ricoprono funzioni di governo, che siano membri del Parlamento nazionale o europeo, dei consigli e delle giunte regionali, provinciali e comunali e gli amministratori di altri enti locali pubblici o a partecipazione pubblica, nonché coloro che siano cessati da tali cariche da meno di un anno;
e). coloro che ricoprono funzioni di amministrazione e i dipendenti dei soggetti cui lo statuto attribuisce il potere di designazione dei componenti gli organi della Fondazione, nonché coloro che siano cessati da dette cariche da meno di un anno , ovvero abbiano con questi rapporti professionali anche a tempo determinato;
f). coloro che ricoprono cariche negli organi statutari di altre fondazioni di origine bancaria;
g). gli amministratori degli enti destinatari degli interventi con i quali la Fondazione abbia rapporti stabili;
h). gli amministratori di enti pubblici o privati con cui la Fondazione abbia in essere rapporti di collaborazione stabile e organica.

Sulla base di tale articolo per Molinari, ricoprendo la presidenza della Ricci Oddi, ente sostenuto finanziariamente dal Comune di Piacenza (che ha potere di designazione dei componenti degli organi della Fondazione), si porrebbe una questione di incompatibilità.

Sarebbe già stato richiesto - in questo senso - un parere tecnico in via informale all’Acri (l’associazione nazionale delle Fondazioni) e nei prossimi giorni potrebbe essere avanzata anche una domanda formale in merito.

UNA CANDIDATURA PER LA TRASPARENZA E LO SVILUPPO SOCIALE E CULTURALE - IL COMUNICATO DEL COMITATO TOSCANI

La maggioranza dei componenti il Consiglio Generale che il nostro Comitato rappresenta (13 componenti rispetto a 20 piacentini e cinque vigevanesi) e alla quale siamo certi si aggiungeranno altri colleghi, è interprete delle attese delle più significative istituzioni piacentine: due dei tre rappresentanti dei sindaci dei comuni della provincia, l’Università Cattolica, la totalità del volontariato e personalità cooptate e il Comune di Piacenza, la Provincia di Piacenza, e infine la Camera di Commercio con gli esponenti di tutte le categorie economiche; pressoché l’intera comunità piacentina.

Per nostro tramite questa maggioranza ( che si è costituita firmando il documento di presentazione della candidatura ), vuole rendere pubblica la propria scelta di indicare quale presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano il dottor Massimo Toscani, nota personalità della vita sociale piacentina, le cui competenze vanno ben oltre l’ambito professionale, poiché ad esse si sommano approfondite conoscenze economico-finanziarie (per una passata esperienza bancaria), legislative, e della realtà socio-economica del nostro territorio. Tutto ciò balza evidente alla luce del programma che il dottor Massimo Toscani ha presentato per essere sottoposto al voto del Consiglio Generale.

I colleghi di Vigevano hanno espresso il desiderio di non essere numericamente determinanti nell’elezione del Presidente (come è sempre avvenuto in precedenza, con l’eccezione del secondo mandato della presidenza Marazzi); essi preferiscono, giustamente, che sia la componente piacentina a dimostrarsi autosufficiente. A questa attesa fornisce una puntuale risposta la candidatura del dottor Massimo Toscani, che gode come detto del sostegno delle maggiori istituzioni piacentine, concordi nella designazione.

Ecco perché è auspicabile che il programma del dottor Toscani relativo alla necessità di trasparenza, partecipazione, attenta gestione del patrimonio, criteri di erogazione, organizzazione dell’Ente, venga accolto da una ancora più larga maggioranza in seno al Consiglio Generale. La candidatura del dottor Toscani può evitare quelle divisioni e contrapposizioni che hanno caratterizzato la recente vita della Fondazione, nuocendo alla immagine e all’operato dell’Ente.

Tutto ciò potrà sicuramente contribuire ad un rilancio dell’attività della Fondazione e dare un positivo riscontro alle attese delle comunità piacentina e vigevanese.
Piacenza, 14 settembre 2014

Comitato Toscani presidente

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