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Sabato 10 Gennaio 2004 - Libertà

Nella leggenda dei "fab four"

Let it be...atles - Oggi alle 18 s'inaugura la manifestazione a Palazzo Farnese. In mostra copertine e rarità, poi tre eventi

Scatta l'ora di "Let It Be...atles": la manifestazione dedicata ai "fab four", che ha ricevuto qualche giorno fa gli auguri del mitico produttore George Martin, sarà inaugurata stasera alle 18 allo Spazio Mostre di Palazzo Farnese. Lì sarà ospitata, fino al 30 gennaio, la mostra "Let It Be...atles - La leggendaria storia del gruppo attraverso le copertine dal 1963 al 1970" con suggestive gigantografie, cenni biografico-musicali e storico-sociali degli anni '60, in italiano e in inglese, cartelle su artisti, grafici e fotografi che hanno collaborato con i "favolosi quattro".
Saranno esposti anche edizioni originali di pubblicazioni italiane ed estere, alcune delle quali in edizione limitata, con autografi e dediche e molto altro ancora.
La mostra, concepita anche come interessante e completo percorso didattico rivolto alle scuole, è a ingresso libero e i giorni e gli orari di apertura sono: da martedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30; da venerdì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, con chiusura nella giornata di lunedì.
Ma questa è solo una parte della manifestazione, organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune di Piacenza e curata dallo "storico" collezionista piacentino Alberto Dosi e dalla giornalista e scrittrice Eleonora Bagarotti con Studio&Tre e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Libertà, Beatlesiani d'Italia Associati e altri sponsor, alla quale si aggiungono anche tre eventi collaterali.
Il primo è quello di mercoledì 14 gennaio, quando alle 21 sarà proiettato il film Tutti per uno ("A Hard Days' Night"), la prima delle cinque pellicole dei Beatles, diretta da Richard Lester nel 1964. Alla proiezione seguirà un dibattito con il critico di Libertà, Manuel Monteverdi, che coinvolgerà anche il pubblico.
Il secondo è inerente a uno show con voce recitante, musiche dal vivo e un filmato originale ambientato negli Sessanta e che riprende i risvolti delle misteriose morti collegate al mondo del rock'n'roll di quell'epoca. Figli dei fiori, figli di Satana, questo il titolo, è tratto da un libro che riprende una sceneggiatura originale scritta da Ezio Guaitamacchi, autore, editore e musicista, che si esibirà mercoledì 21 gennaio alle 21 al Teatro dei Filodrammatici di via
Santa Franca coadiuvato da Brunella Boschetti e Roberto Monesi.
Infine, mercoledì 28 gennaio alle 21, avrà luogo un dibattitto conclusivo all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano intitolato The Beatles: tra leggenda e musica con Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d'Italia Associati, lo scrittore-manager dei Litfiba Bruno Casini, il giornalista di "Tutto Musica" e "Jam" Riccardo Russino, il beatlesiano Rosario Bersanelli (grande esperto e autore di due volumi dedicati ai "fab four" che sosterranno il Progetto Kenya), il biografo beatlesiano Luca Guffanti, gli stessi curatori della mostra Alberto Dosi ed Eleonora Bagarotti. Alla serata interverrà, come sempre, l'assessore alla cultura del Comune, Stefano Pareti, che durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione ha ricordato lo straordinario impatto della rivoluzione musicale e culturale che originò dal quartetto di Liverpool, ancora oggi più vivo che mai a 35 anni dalla sua ultima esibizione dal vivo, il 30 gennaio 1970 sul tetto della Apple, al numero 3 di Savile Row, a due passi dal cuore di Londra, Piccadilly Circus.
Un evento che anticipò anche lo scioglimento del gruppo, momento "traumatico" che tuttavia non impedì a John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr di proseguire in carriere soliste che hanno continuato a diffondere - in particolare quella di Lennon - quel messaggio di libertà, giustizia, pace e amore che ancora oggi riecheggia, più necessario che mai, nelle nostre orecchie e nei nostri cuori.
I Beatles, di cui è recentemente stato immesso sul mercato il cd Let il be naked, che riprende in parte anche quell'ultimo concerto sul tetto, sono infatti ancora al numero 1 delle classifiche internazionali.
E' buffo ricordare, oggi, ciò che disse il dirigente di una casa discografica londinese quando li ascoltò durante la loro prima audizione, precedente agli anni di Amburgo e al fulminante incontro con il duo Epstein-Martin: "Liverpool? E cosa mai potrà esserci a Liverpool? Avanti un altro!".
Noi oggi non riportiamo il nome di quella persona bensì continuiamo a gioire di quel suo mastodontico errore di valutazione: una gaffe ormai mitica.

Stefania Nix

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