Martedì 2 Settembre 2014 - PiacenzaSera
Fondazione, slitta il consiglio. Molinari: "Non ho deciso se candidarmi"
Slitterà probabilmente di qualche giorno, rispetto ad una prima ipotesi legata alla data del 15 settembre, il consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, chiamato ad eleggere il nuovo presidente.
Dopo la lunga paralisi dei mesi estivi, nel consiglio generale del 3 agosto scorso sono state formalizzate le dimissioni del consiglio di amministrazione e del presidente Francesco Scaravaggi, mentre non si è potuto procedere all’elezione del suo successore per rispettare alcune indicazioni di natura procedurale arrivate dal Ministero del Tesoro.
A giorni si attende la convocazione del nuovo consiglio generale (il parlamentino di 25 membri espressione del territorio), la lettera dovrebbe partire a breve, con all’ordine del giorno l’elezione di un nuovo presidente.
Con ogni probabilità si andrà dopo il 20 di settembre, anche perchè tra la convocazione e la riunione devono intercorrere almeno 10 giorni per consentire ai componenti del consiglio di valutare eventuali nuove candidature alla presidenza.
Ad oggi in via S. Eufemia risulta depositata una sola candidatura, quella del presidente del collegio dei notai di Piacenza, Massimo Toscani, la figura individuata dalle istituzioni locali (Comune, Provincia e Camera di Commercio) per ricomporre la frattura che si è consumata nei mesi passati in Fondazione. Una presidenza di garanzia - nel disegno delle istituzioni - che stemperi il clima di scontro e risponda alle istanze di trasparenza rispetto al patrimonio giunte dal settori ampi della società piacentina.
Ma negli ultimi giorni ha preso forma l’ipotesi di una seconda candidatura, quella di Giuseppino Molinari, attuale presidente della Galleria d’Arte Ricci Oddi, con alle spalle una lunga carriera di direttore amministrativo di diversi atenei (Cattolica e Politecnico fra gli altri) e già consigliere della Fondazione. A confermare questa circostanza è lui stesso: "Sì è vero mi è stato chiesto di candidarmi - ha spiegato - ma non c’è ancora nulla di deciso. Sì, ci sto pensando ma non c’è ancora nulla di ufficiale".
Ricordiamo che la situazione patrimoniale della Fondazione è finita nel mirino di alcuni importanti media nazionali come "Il Corriere della Sera" e "L’Espresso", che hanno evidenziato il pesante assottigliamento del patrimonio nell’arco degli anni passati. Lo stesso Ministero dell’Economia ha inviato una lunga lista di richieste di chiarimenti su una serie di operazioni finanziarie del passato e la magistratura ha aperto un fascicolo di indagine sulla gestione.
Sulle colonne di PiacenzaSera.it abbiamo ospitato la puntuale analisi di Mauro Peveri che nella sua ultima Pillola di Economia ha proposto di affrontare il tema dei progetti futuri della Fondazione e non solo il totonomine.