Sabato 9 Agosto 2014 - Libertà

I retroscena delle dimissioni «Convocazione non legittima»

Così Anselmi, Rebecchi, Marenghi e Tagliaferri

Emergono nuovi particolari sulle dimissioni in blocco del consiglio generale, il 2 agosto scorso, per esempio la contestazione della seduta di quel consiglio generale.
Ecco, di seguito, la lettera pressocché integrale, consegnata quella stessa mattina al collegio sindacale della Fondazione e firmata dai quattro consiglieri di amministrazione: Beniamino Anselmi, Franco Marenghi, Giovanni Rebecchi; Carlo Tagliaferri. Chiara anche la condizione posta, e già riferita, che subordinava le dimissioni collettive a quelle di Scavaraggi e Pareti. I quattro consiglieri scrivono:
« (I sottoscritti, ndr) Sottolineato che la convocazione per l'odierna seduta del Consiglio Generale è stata effettuata in palese contrasto con la disposizione statutaria che prevede la necessità di una richiesta scritta da parte di almeno otto componenti (mentre nella relativa lettera si parla genericamente di un gruppo di Consiglieri senza indicarne né il numero né le generalità), come da lettera indirizzata all'Ing. Scaravaggi in data 29 luglio 2014 rimasta senza riscontro che viene allegata alla presente;
- ben consci di aver sempre operato con la massima trasparenza e correttezza nell'interesse della Fondazione;
- evidenziato che tutti i loro sforzi sono stati finalizzati a migliorare le regole di governo della Fondazione stessa introducendo norme e strumenti per la verifica dell'operatività;
- ribadito che il loro unico obiettivo era ed è quello di portare la Fondazione ad essere la "Casa di Vetro " dei Piacentini e Vigevanesi;
- evidenziato infine i che la loro attività è sempre stata improntata al rispetto dello statuto e delle delibere consiliari (tutte assunte all'unanimità tranne una assunta a larga maggioranza);
- allo scopo di favorire una positiva evoluzione della Fondazione che auspicabilmente possa recepire i principi di trasparenza, condivisione e sensibilità verso il sociale, rassegnano con la presente le dimissioni dalla propria carica a condizione che contestualmente anche i Signori Francesco Scaravaggi e Stefano Pareti formalizzino le loro dimissioni dalle rispettive cariche di Presidente e di Consigliere di Amministrazione della Fondazione».