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Lunedì 11 Agosto 2014 - Libertà

Quagliata, le sfumature del sentimento

La cantante protagonista col pianista Cirelli per "Musica ai Giardini"

di MATTEO PRATI
Le arie soffiano sullo spartito e il canto fluisce morbido, una marea che si alza tra sospiri e suggestioni lontane. Un percorso fitto, un orizzonte nitido tra romanze "da salotto" e viaggi d'inverno, brani di musical e lieder immortali, testi poetici e canzoni napoletane, da Schubert a Francesco Paolo Tosti, da Bernstein a Debussy fino a Kurt Weill. Le sfumature del sentimento, la sofferenza, il sorriso, il turbamento, la magia. L'amore del viandante malinconico e il battito dell'innamorato intraprendente. Il quarto appuntamento della rassegna Musica ai Giardini, organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune di Piacenza e da Arci con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, prende le sembianze di Amori e viaggi: dal lied alla canzone napoletana. In scena, sul palchetto del Gazebo, salgono Paola Quagliata alla voce e il maestro Claudio Cirelli al pianoforte. A lezione di melodia attraverso un repertorio piuttosto eterogeneo. Il pubblico si lascia subito accarezzare dal Mozart di An Chloe. Poi Franz Schubert "porge" la sua Buona notte (Gute nacht) e dal leggio si libra l'indimenticabile serenata Sommessi implorano i miei canti. Si gira pagina e l'attenzione si rivolge ad un canto popolare spagnolo, Las morillas de Jaen, e, poi, si fissa sulla Parigi di Debussy con Rondel (par ce que Plaisance est morte) . Ancora lampi di Francia con Il sogno d'amore di Gabriel Faurè (testo scritto da Victor Hugo). Il passo successivo ci conduce nella Londra raccontata da La diva de l'Empire, composizione di Satie: la seduzione, gli sbuffi di una sottoveste, la malizia e l'innocenza. Poi Tosti con Malia e 'A vucchella, celebre canzone napoletana scritta da Gabriele D'Annunzio e poi musicata dal compositore partenopeo. Ancora atmosfere napoletane con la splendida Era di maggio maneggiata egregiamente dalla limpida timbrica della Quagliata.
Si prende il largo con Kurt Weill verso l'isola dei desideri, l'atollo dei sogni infranti, il luogo dai mille colori vagabondando tra le rime di Youkali. Ancora con Weill e una canzone del 1934, Je ne t'aime pas. Gli ultimi movimenti sonori abbracciano le Songs of travel di Ralph Vaughan Williams. Due le tracce scelte dalla Quagliata: Let beauty awake e The roadside fire. Gli applausi della platea, particolarmente nutrita, invitano al bis il duo. Il regalo sonoro è Somewhere di Leonard Bernstein. Con lui un balzo nella New York di West side story. Ricordiamo che la rassegna proseguirà domani sempre alle 21.30 con Ida y vuelta, il concerto di Patrizia Di Malta, la cantante che grazie al brano Tropicana e al suo Gruppo Italiano incontrò una stagione di grande popolarità intorno alla metà degli anni Ottanta. Al suo fianco, nell'occasione, Diego Salvetti alla chitarra flamenca, Luca Garlaschelli al contrabbasso e Armando Cornell Descarga alle percussioni.

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