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Venerdì 21 Giugno 2019 - Libertà

Un anno di scuola in Honduras per diventare cittadina del mondo

Beatrice Marenghi, 17 anni, studentessa del Liceo Gioia, è stata premiata ieri in Fondazione con una borsa di studio

CARPANETO

Da Carpaneto all’Honduras per un anno intero: un “salto nel vuoto” che non fa paura ma che anzi promette di arricchire l’esperienza e il carattere. La giovane Beatrice Marenghi – 17enne di Carpaneto che frequenta il liceo Gioia a Piacenza – si è aggiudicata una borsa di studio della Fondazione di Piacenza e Vigevano per un viaggio all’estero attraverso l’associazione Intercultura. Un’opportunità messa a disposizione degli studenti meritevoli del territorio, tra gli iscritti alle selezioni di Intercultura, che permetterà alla 17enne di vivere e studiare nell’America centrale per un intero anno scolastico. Beatrice Marenghi è stata premiata ufficialmente ieri, alla sede della Fondazione, dal presidente Massimo Toscani; con loro, anche Eleonora Morandi e Alessio Giusi in rappresentanza di Intercultura. «Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro impegno in questa iniziativa, perché siamo sempre molto interessati alle contaminazioni con Paesi e culture diversi» sottolinea Toscani. «L’Honduras non è un posto usuale per gli scambi studenteschi ma Beatrice potrà vivere un’esperienza utile». A spiegare come mai si sia scelto l’Honduras è la stessa 17enne vincitrice. «Quella è sempre stata la mia prima scelta, come i Paesi sudamericani in generale» spiega Beatrice. «Volevo fare un’esperienza diversa dai soliti viaggi nei Paesi anglofoni. Il Sud America mi affascina tantissimo e ora sarò accolta da una famiglia del luogo e frequenterò una scuola pubblica». Se la studentessa piacentina potrà volare fino all’Honduras, potrà farlo soprattutto grazie all’associazione Intercultura, fondata nel 1955 e presente in 65 Paesi del mondo: tra gli studenti illustri che hanno partecipato al progetto ci sono stati anche l’astronauta Luca Parmitano o la giornalista del Tg2 Maria Concetta Mattei. «Come per Parmitano, speriamo che questo viaggio dia l’opportunità di spiccare voli altissimi» aggiunge dalla Fondazione Alberto Dosi mentre Eleonora Morandi spiega di aver scelto Beatrice «per la sua apertura all’internazionalità». E il viaggio all’estero non offre soltanto un bagaglio di esperienze. «I partecipanti hanno tutti un percorso accademico brillante» precisa Giusi. «L’84% raggiunge la laurea e di questi il 32% ottiene il massimo con lode. Non solo: chi torna si sente finalmente cittadino del mondo e l’83% di loro dice di trovare lavoro con maggiore facilità».

Cristian Brusamonti

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